I dalemiani pugliesi cominciano ad organizzarsi. Lunedì, infatti, il vicesegretario del Partito democratico Michele Mazzarano, d’intesa col vicecapogruppo al Senato Nicola Latorre e il vicepresidente della giunta regionale Sandro Frisullo, riunirà attorno ad un tavolo deputati (Michele Bordo, Teresa Bellanova, Salvatore Tomaselli), eurodeputati (Enzo Lavarra) assessori regionali (Mario Loizzo), consiglieri regionali (Antonio Maniglio) - rappresentanti di tutte le province pugliesi - per far sbarcare in Puglia il progetto culturale del leader Massimo D’Alema portato avanti con la Fondazione Italianieuropei.
All’appuntamento, il primo che ufficializza nella regione dell’ex ministro degli Esteri l’approdo della sua «scuola», è stato invitato anche il segretario regionale del Pd Michele Emiliano,
segno evidente del clima con cui i dalemiani intendono affrontare il dopo-elezioni: nessuna resa dei conti coi vertici del partito sia a livello nazionale che locale, piuttosto una direzione di
marcia che risollevi il dibattito interno sulla batosta elettorale e lo allarghi ai non militanti o quelli (leggi i «lettiani») che si vanno frantumando in pezzi.
Unico fronte a porsi come alternativa, sinora, è quello di «Quarta fase», l’associazione creta da Fioroni.Ai quali si rivolge, indirettamente, Mazzarano:«In politica il pensiero è più importante dei rapporti di forza - sottolinea- e l’idea di dare vita ad un’a re a politico-culturale serve a perseguire un’innovazione di cultura politica che consenta al Pd di approfondire i suoi
legami con la società».
