Venerdi 29 Maggio alle ore 11:00 il VicePresidente della Regione Puglia ed Assessore alla Attività Produttive Dott. Sandro Frisullo, accompagnato dall’Avv. Vito Miccolis, si è recato in visita ad alcune aziende presenti nell’area industriale di Massafra.
Dopo aver visitato la Stoma Engeneering e la Polibek, l’Assessore Frisullo ha incontrato nella locale sede di Confindustria a Massafra gli iscritti alla associazione degli industriali e alcuni dei direttori di numerosi istituti bancari di Massafra. L’incontro ha avuto inizio con i saluti del Presidente di Confindustria Taranto Sportelli, il quale ha evidenziato l’attivismo della Regione Puglia nel campo degli aiuti alle imprese pugliese, il tutto finalizzato a creare un paracadute utile a limitare i danni prodotti da questo periodo di crisi.
Subito dopo è stata la volta di Antonio Lenoci, ammistratore unico della Stoma Engeneering e Presidente della locale sezione di Confindustria di Massafra; Lenoci ha rimarcato l’importanza del costante confronto tra il mondo dell’ imprenditoria e di quello bancario con il mondo della politica e degli amministratori, evidenziando come la priorità delle politiche industriali sia la riqualificazione del territorio, della sua rete viaria e delle infrastrutture.
Il tutto in un’ottica globale che vede al centro dello sviluppo della Provincia Tarantina l’attività portuale.Secondo Antonio Lenoci, l’Amministrazione Provinciale deve essere un costante punto di riferimento, e deve incentrare la sua azione politico-amministrativa nella riqualificazione delle aree per gli insediamenti industriali e collaborare ad un disegno strategico teso al rafforzamento del sistema produttivo locale.Tra i primi argomenti di cui la Provincia di Taranto dovrà occuparsi è lo sviluppo della retroportualità, con un reale ammodernamento della viabilità ed interventi specifici nel tratto dell’Appia, precisamente la statale 7, a sud di Massafra.
L’Assessore alle Attività Produttive Dott. Sandro Frisullo ha nel suo intervento invece evidenziato come la Regione Puglia sia un territorio diverso dalle altre Regioni meridionali che ricadono nelle cosiddette Regioni dell’obbiettivo 1.Infatti la Regione Puglia si distingue dalle altre per l’utilizzo dei fondi strutturali in favore delle imprese, massi a disposizione della Comunità Europea.
E’ stata la prima, a novembre 2008 a varare una manovra di aiuti e finanziamenti, pari a circa 500 milioni di euro, in favore delle imprese pugliesi. Di questi 500 milioni, già 250 sono stati oggetto di finanziamento in favore delle medie imprese del territorio pugliese.
Nonostante il momento di crisi, che avrebbe potuto sfiduciare gli imprenditori pugliesi, sono state presentate ben 400 le domande di investimenti presentate per poter accedere ai fondi messi a disposizione, un importante dimostrazione di fiducia da parte del tessuto produttivo della nostra Regione, ed a Giugno, al massimo a Luglio già si inizieranno a vedere i primi frutti di questi investimenti.Tra i tanti finanziamenti, vi è lo stanziamento di 60 milioni di euro per l’ammodernamento della rete viaria nelle aree PIP, e da ultimo, in senso cronologico, un bando di 43 milioni di euro per donne, giovani, disoccupati, cassaintegrati, ragazzi di “Bollenti Spiriti” e precari.
Questo bando dal nome “Start up”, favorirà la creazione di microimprese da parte di soggetti svantaggiati, e sarà l’unico che permetterà ad un privato cittadino di fare impresa, di uscire dalla crisi mettendosi in proprio.
Tale bando è un potente incentivo per battere la crisi, vengono messi a disposizione fondi per ben 400mila euro a fondo perduto per ogni microazienda che un soggetto svantaggiato, tra quelli sopra elencati, vorrà creare.
L’incentivo funziona come una specie di maxi prestito di onore, con la differenza che è a fondo perduto, dunque non si restituisce. E’ a favore di disoccupati e precari, ma si lega anche alle politiche di imprenditorialità femminile e giovanile, permette il sostegno ai cassaintegrati intenzionati ad uscire dall’azienda, valorizza i giovani di Bollenti Spiriti perché mettano in piedi un’attività in proprio.
Si calcola che il bando “Start up” svilupperà in totale investimenti e spese di funzionamento per 90 milioni di euro, con un iniezioni di fondi pubblici pari a 43 milioni.
In conclusione l’intervento dell’Avv. Vito Miccolis che ha evidenziato l’importante di un costante ed approfondito confronto tra il mondo dell’imprenditoria e delle banche con quello della politica e della cosa pubblica, per meglio soddisfare i bisogni dei cittadini e porre un freno a questo periodo di crisi economica e sociale.Un mondo imprenditoriale che deve guardare allo sviluppo del territorio, cercando di far coesistere la produzione con lo sviluppo, il rispetto dell’ambiente con l’aumento dell’occupazione.