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09 giugno 2009

IL COMMENTO


IL COMMENTO di ANGELO NASUTO
Massafra si conferma (per ora) città di centrodestra. Dopo settimane di campagna elettorale faticose e tiratissime, contraddistinte da polemiche e colpi bassi, la cittadina ionica ha espresso il suo voto ed ha confermato la tendenza lunga ormai decenni.
A rivelarlo è la percentuale che i cittadini massafresi hanno dato al candidato presidente Domenico Rana, che supera di gran lunga il presidente uscente Gianni Florido. Quest’ultimo tuttavia non crolla e tiene il passo, esorcizzando un possibile avvicinamento da parte di Tarantino, che come nel resto della provincia esce sconfitto e non andrà al ballottaggio. Il risultato di Tarantino a Massafra, come nelle attese, non è stato eclatante anche a causa di un mancato seguito per il fenomeno Cito che non va oltre l’1%, così come è accaduto nel resto della provincia, differentemente da Taranto città.
Interessante il voto di preferenza che ha visto un buon risultato dell’attuale sindaco Martino Tamburrano. Il primo cittadino forse si attendeva un risultato ancora migliore, che avrebbe sfondato il muro dei 4000 voti, ma si deve accontentare, si fa per dire, di 3.761 preferenze (32%), aumentando il suo “bottino” rispetto alle precedenti elezioni di 500 voti.
Un aumento questo dovuto alla sua carica di sindaco, che dovrebbe assicuragli, salvo sorprese, il seggio in consiglio provinciale.
Ma il partito che avanza maggiormente a Massafra è il PD, che con la candidatura di Vito Miccolis raggiunge ben 2835 preferenze (24.32%), andando forse oltre la più rosea previsione e aumentando di gran lunga i voti dell’area di centrosinistra rispetto a cinque anni fa quando il candidato degli allora DS era stato sostenuto anche dalla Margherita ed aveva raggiunto 1645 voti. Il grande lavoro dunque è stato premiato per Miccolis ed il suo entourage, che sarà sicuramente eletto nel caso in cui Florido dovesse trionfare al ballottaggio di fine giugno.
Ma ci sono anche le sorprese in positivo ed in negativo.
Tra queste ultime deludente è il risultato del dott. Giuseppe Cofano, che crolla in città anche col suo partito, l’UDC. L’ex sindaco, primo cittadino dal 94’ al 2000, passa da 2614 voti del 2004 a circa 700, confermando la disgregazione dell’elettorato massafrese di centro, che ha disperso il suo gradimento tra numerosi altri candidati. Tra questi spicca anche agli occhi del più novello analista politico il successo di Angela Monaco.
La consigliera comunale, per la prima volta impegnata in un agone elettorale al di fuori del territorio comunale conquista, per la coalizione per Tarantino Presidente, ben 1025 preferenze, rubando voti in maniera trasversale e confermando che le novità in politica locale hanno spesso un buon seguito. Ai numerosi altri massafresi, propostisi in lista, restano le briciole e nessuno raggiunge il migliaio di voti: questo spiega che il risultato dei big sarebbe potuto essere ancora migliore senza la presenza di tante candidature cosiddette di disturbo, utili forse solo a portare acqua al mulino del candidato presidente.
Per quanto riguarda invece il collegio di Palagiano ottimo è il risultato di Castiglia, che pur avendo potuto superare PD e PDL, va ben oltre i 2000 voti e grazie alla sua lista non certo di “primo pelo” siederà nell’assise di via Anfiteteatro, al di là dell’esito del ballottaggio.
Ma proprio per il ballottaggio gli addetti ai lavori, giornalisti e cronisti, pregano e sperano che gli enti preposti possano assoldare Presidenti e scrutinatori competenti e pratici, perché a Massafra, il dato incontrovertibile di questi frenetici giorni elettorali è la totale incompetenza e scarsa praticità di alcuni operatori di seggio, i quali hanno impiegato in alcuni casi tempi biblici per lo spoglio. Alcuni seggi infatti hanno concluso le operazioni per le europee alle 8 di ieri mattina.

massafraoggi