16 giugno 2009
Terremoto, da l'Aquila a Roma. Sit-in di protesta a Montecitorio
È arrivato in piazza Montecitorio il corteo di cittadini abruzzesi giunti in pullman dai comuni colpiti dal sisma del 6 aprile. Il presidio, inizialmente composto da poche centinaia di persone, conta ora circa 600 manifestanti. «Vergogna, vergogna», hanno scandito i manifestanti arrivando davanti al palazzo, mentre striscioni e cartelli reclamano una «ricostruzione dal basso». Infine, ad imitazione delle tendopoli, alcuni ragazzi stanno montando delle canadesi da campeggio sotto l'obelisco che domina la piazza.
Il sit-in è promosso dai Comitati di cittadini per la ricostruzione, sorti spontaneamente dopo il sisma del 6 aprile. Vi partecipano anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, e sindaci di numerosi comuni terremotati. Al fianco dei comitati ci saranno Radicali e Legambiente.
La manifestazione di domani proseguirà nel pomeriggio mentre la Camera comincerà la votazione sulla conversione in legge del Decreto legge sul terremoto. L'obiettivo dei manifestanti è proprio quello di far cambiare il decreto per avere maggiori garanzie sulla ricostruzione: viene chiesta trasparenza nei percorsi attraverso la partecipazione dei cittadini. «Bisogna cambiare attraverso la partecipazione dei cittadini - spiega Valentina Valleriani, del comitato Epicentro solidale -. Vogliamo trasparenza e chiarezza negli appalti per la ricostruzione che deve essere totale».