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25 giugno 2009

• MASSAFRA , SI APRONO NUOVE PAGINE

Che fosse un risultato storico, parliamo di quello ottenuto dal Partito Democratico a Massafra, non c’erano dubbi. A sottolinearlo, ieri sera, ci ha pensato l’arrivo del presidente della Provincia Gianni Florido, che proprio nella città delle gravine ha iniziato il suo tour di ringraziamento nei comuni che lo hanno consegnato al secondo mandato presidenziale.
Da anni il centrosinistra non conquistava Massafra, considerata ormai una roccaforte del centrodestra. Questa volta, però, il risultato venuto fuori dalle urne non è stato di marca destrorsa. Sul palco la folta rappresentanza di massafresi che hanno sostenuto la candidatura del due volte presidente provinciale, da Angela Monaco a Mimmo Convertino, da Cosimo Rubino a Giuseppe Cofano, questi ultimi rappresentanti degli alleati di Io Sud e dell’Unione di Centro. Immancabile la presenza dei due candidati provinciali Carmine Montemurro e Vito Miccolis, con quest’ultimo (eletto) che sottolinea così la vittoria: «Ha vinto Davide contro Golia – dice, e continua – . L ’ amministrazione comunale ha messo in campo tutto, compreso consiglieri e assessori . Noi con tanta volontà abbiamo ottenuto un successo storico nella roccaforte del centrodestra. È la ricompensa per tutti i nostri sforzi». Sul palco dei vincitori anche Michele Mazzarano, massafrese e vicesegretario regionale del Pd: «Massafra sta voltando pagina, mobilitandosi e dandoci una grossa mano. Per la Puglia ieri è stata una grande giornata. La vittoria – evidenzia – è stata il frutto di due fattori: abbiamo costruito alleanze larghe, con il centro moderato e con l’Italia dei Valori, rette da ragioni programmatiche. Abbiamo sconfitto l’arroganza. Sconfitto il ragazzo di Maglie (riferimento a Raffaele Fitto, ndr) che non ha avuto nessuna decenza nello stringere l’alleanza con Cito».
Mette al centro dell’attenzione il contributo che Massafra ha dato alla vittoria di
Florido: «La città ha donato a Florido quasi 7mila voti. Una fiducia che ora tocca a noi corrispondere nel modo migliore possibile». Frecciate in direzione del sindaco Martino Tamburrano: «Abbiamo sconfitto la presunzione di chi in modo patronale pensava di poter fare incetta di voti. Noi abbiamo chiesto prima il sostegno a Vito Miccolis e a Carmine Montemurro, poi al secondo turno lo abbiamo chiesto per Gianni Florido. Altri hanno reso con la loro azione la volontà di fare esprimere i cittadini sull'operato dell'Amministrazione comunale, scendendo in campo con consiglieri ed assessori. Siccome hanno perso, adesso dovrebberoavere la lucidità e la forza di aprire una crisi politica, perché la città gli ha detto che non hanno più la maggioranza ».
L’ultimo intervento, il più atteso, è quello del presidente Gianni Florido: «Qualcuno
dai palchi aveva detto che la mia fine sarebbe stata segnata nella zona occidentale della Provincia. Così non è stato. Abbiamo perso a Laterza e per poco a Palagiano. Poi abbiamo vinto dappertutto anche in questo versante».
Spiega il perché dell’importanza della vittoria a Massafra e Taranto: «I risultati di queste due città sono emblematici. Da una parte c’era chi ci attaccava con tono violento (fa riferimento a Cito) dall’altra chi lo faceva presentandosi nelle trasmissioni con i capelli appena fatti (e qui ce l’ha con Tamburrano)». Su Cito aggiunge: «Domani lo denuncerò per le cose che ha detto su di noi, andando nelle piazze a dire infamie. Ne risponderà nel luogo dove è più abituato a rispondere, nelle aule giudiziarie. I cittadini di Taranto, che lo avevano votato a valanga nel primo turno, hanno cambiato idea».
Poi su Tamburrano: «Diceva che in cinque anni non avevamo fatto nulla. Come poteva
saperlo, visto che non veniva mai, e quando veniva passava con quella sua solita
aria di superiorità, diceva dieci cose e andava via. Per lui una brutta notizia: questa è una vittoria che apre una pagina nuova a Taranto ma anche a Massafra. La gente che ci ha votato ha indicato un’alternativa ».
La priorità nel prossimo quinquennio: «Il porto di Taranto è la vera prospettiva per il futuro della Provincia e di Massafra. Gran parte del terreno su cui sarà costruita la retroportualità appartiene al Comune di Massafra». E avvisa: «In un anno si facciano le opere a mare, perché se perdiamo la prospettiva del porto abbiamo perso la prospettiva per il futuro. Se questo non accade andremo a Roma a gridare forte».

Graziano Fonsino CORRIERE DEL GIORNO