“Il Comune sta bleffando, perchè annuncia interventi per la messa in sicurezza del cupolone di San Lorenzo, ma poi non concretizza l’impegno. Eppure i soldi ci sono”.
Vito Miccolis, esponente del Pd e assessore provinciale, torna a puntare l’indice contro l’amministrazione comunale in merito al problema delle infiltrazioni nella chiesa simbolo della città.
Era marzo quando si paventò il crollo della struttura e l’area sottostante il cupolone venne transennata.Le piogge abbondanti di quel periodo avevano accentuato il problema delle infiltrazioni che risale all’epoca delle alluvioni.
Oggi, alla vigilia della nuova stagione autunnale e quindi in previsione delle nuove piogge, l’assessore ricorda che “il problema potrebbero tornare e ripresentarsi”.
Avanza dunque la soluzione.
Per garantire la messa in sicurezza del cupolone il budget stimato è di poco meno di due milioni di euro. La raccolta da parte dei fedeli va avanti. Dalla Provincia sono pronti a stanziare fondi per circa settecento mila euro (in parte da utilizzare anche per la bonifica delle aree della parrocchia di San Domenico a Castellaneta). La Curia si starebbe mobilitando.
“Unico silenzio è quello del Comune” accusa Miccolis “che pur avendo annunciato in Consiglio comunale l’impegno di un intervento, non da seguito a quelle promesse, quando, invece, la disponibilità finanziaria sulle strutture religiose è dettata dalla legge”.
“Esiste un’apposita normativa regionale - spiega - che consente ai Comuni di utilizzare una parte dei fondi rivenienti dagli oneri di urbanizzazione per il recupero dei luoghi di culto. Ebbene, Massafra è in continua espansione edilizia e le somme che in questi anni sono entrate nelle casse comunali sono davvero ingenti. Perchè il sindaco non le usa per S. Lorenzo?”