«Attorno all’ospedale di Massafra è stato alzato un grande muro di silenzio. Dopo le manifestazioni di fine luglio, nessuno parla più del futuro del “Pagliari”. Vogliamo rompere questo muro di silenzio e riaccendere i riflettori sul nostro nosocomio».
Ha così esordito il coordinatore cittadino Vito Miccolis, ieri mattina, alla conferenza stampa convocata dal Pd per ribadire il proprio "no” alla chiusura dell’ospedale, destinato dal piano regionale di rientro a diventare una struttura poliambulatoriale denominata “Casa della Salute”.
«Avevamo fatto un passo indietro dopo la festa del Pd – ha spiegato Miccolis – nella convinzione che la battaglia riguardasse tutta la città non solo il nostro partito ma alla fine non abbiamo visto nulla di tutte le iniziative annunciate dal primo cittadino e dalle altre forze politiche.
Invitiamo ancora una volta tutta la cittadinanza, il sindaco e le forze politiche a mobilitarsi. L’obiettivo è quello di salvare il nostro nosocomio. Non si tratta di una battaglia di campanile. L’ospedale di Massafra serve alla sanità ionica».
Di qui, il riferimento alla proposta alternativa formulata dal Pd ionico, all’esame dell’assessore alla Sanità Fiore, tesa ad utilizzare strategicamente il “Pagliari ” come struttura al servizio del polo ospedaliero di Taranto con funzioni di decongestionamento. In merito a questa proposta, il Pd di Massafra chiede al presidente Vendola, all’assessore Fiore ed al segretario regionale del Pd Sergio Blasi «di dare risposte concrete ed urgenti».
«I cittadini massafresi e del territorio distrettuale – si legge nel documento del Pd - sono stanchi di questa “vessazione ” contro una struttura ospedaliera che, storicamente fino al 2004 (piano Fitto), aveva l’indice di produttività tra i più alti di tutti gli ospedali dell’Asl di Taranto. I 10 milioni di euro investiti nel “Pagliari ” in questi ultimi 4 anni, devono produrre sanità e salute evitando di diventare incomprensibile spreco». «Se continuerà questo muro di silenzio e non ci saranno risposte concrete – ha annunciato Miccolis – attueremo iniziative per la sottoscrizione da parte dei cittadini della nostra proposta e poi partiremo con la mobilitazione ».
Cosimo Marino, del coordinamento del Pd, ha parlato di «condizioni capestro» poste dal governo centrale al piano di rientro sanitario. «È stato un grave errore – ha rimarcato - accettare i ricatti politici di Tremonti e del Governo leghista di Berlusconi. Credo che sino a fine settembre possiamo ancora rigettare le condizioni capestro e sfidare il governo in campo aperto con una straordinaria mobilitazione generale dei pugliesi. Occorre ritornare nelle piazze e non accettare i tagli e neanche il provvedimento di sospensione dell’in ternalizzazione».
Infine, Paolo Tristani, in rappresentanza dei Giovani Democratici, ha affermato: «Il piano alternativo che abbiamo presentato va ben oltre la difesa del diritto alla salute dei cittadini di Massafra ma va inteso come salvaguardia della sanità pubblica della Provincia di Taranto. Vogliamo continuare a difendere la sanità pubblica
Francesca Piccolo - CORRIERE DEL GIORNO