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21 febbraio 2009

Draghi: «Allarme occupazione, attenzione alle fasce deboli».


Intervento del governatore della Banca d'Italia al Forex: «Anni difficili il 2009 e 2010», occorre «ristabilire la fiducia per tornare a crescere». Alle banche Draghi ha chiesto «chiarezza e prudenza», senza far mancare il credito ai clienti meritevoli

«È necessario ricostruire la fiducia nel sistema finanziario, nella solidità delle banche, dei mercati». Dopo aver messo in guardia dal rischio di una crescente disoccupazione, soprattutto per le fasce più deboli, è questo il messaggio in positivo del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nel suo intervento al congresso Forex, . Alle banche Draghi ha chiesto «chiarezza, prudenza; ma anche la lungimiranza necessaria per non far mancare il credito ai clienti meritevoli». Le autorità monetarie, per quanto di loro competenza, «hanno la responsabilità di assicurare la creazione di liquidità adeguata». Rivolgendosi ai governi, il Governatore ha sollecitato una forte azione di sostegno all'economia, aggiungendo: «È l'occasione per riforme di struttura che consentano al nostro Paese di crescere di più e meglio. I margini per una politica anticiclica di bilancio vanno creati intervenendo con decisione sui meccanismi di fondo della spesa». In sintesi, Draghi ha ribadito che non c'è motivo di farsi vincere dalla sfiducia: «Tutti noi, possiamo dar prova della capacità di proteggere i più deboli, di aprire nuove strade per il futuro».

Economia in forte peggioramento
Il 2009 e il 2010 saranno anni difficili .
«Il tasso di crescita è modesto soprattutto per le piccole imprese, l'industria manifatturiera; le costruzioni hanno avuto un rallentamento particolarmente marcato. Il calo della produzione e le prospettive congiunturali incerte hanno depresso la domanda di fondi per investimenti fissi e circolante». E il peggio, per Bankitalia, deve ancora arrivare: «Le ripercussioni sull'occupazione non si sono ancora pienamente manifestate; gli indicatori disponibili per i mesi più recenti prefigurano un netto deterioramento. Al calo della produzione si associa un repentino aumento del ricorso alla Cassa integrazione guadagni. (...) La caduta della domanda può colpire con particolare intensità le fasce deboli e meno protette, i lavoratori precari, i giovani, le famiglie a basso reddito».