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01 febbraio 2009

Liceo De Ruggieri, fine dell’attesa per la nuova sede


Fine dell’attesa. Il progetto di costruzione della nuova sede del liceo scientifico De Ruggieri diventa realtà. Lunedì posa della prima pietra e inizio dei lavori. Con un investimento di sei milioni e quattrocento mila euro l’amministrazione provinciale pone un nuovo tassello in fatto di edilizia scolastica. Il nuovo complesso sorgerà in viale Marconi (angolo via per Crispiano). Una decina di giorni fa la consegna dei lavori, che in gergo vuol dire il passaggio della documentazione alla ditta che si è aggiudicata l’appalto (la Prefabbricati Brindisi). Oggi il cantiere è pronto. Lunedì l’avvio.
Un traguardo raggiunto. La nuova scuola, la sua costruzione, ha una storia dalle radici lontane. Addirittura se ne inizia a parlare nel ’93. Generazioni di studenti hanno atteso questo momento.
«Abbiamo avuto il merito di crederci - commenta l’assessore provinciale ai lavori pubblici Costanzo Carrieri ripercorrendo le tappe di una lunga vicenda nella quale non sono mancati, quando ormai si era prossimi all’arrivo, i ricorsi che hanno rallentato l’iter e dilatato i tempi. Ma ormai questo fa parte della storia. «Ci vorrà all’incirca un anno e mezzo per vedere completata l’opera. La nuova sede del liceo, nei pressi del palazzetto dello sport, conterà venti aule, oltre a quelle di servizio (presidenza, stanza docenti e così via). Sarà completa di laboratori e palestra. L’edificio verrà costruito secondo criteri antisismici». L’iter inizia nel ’93. Un balzo di sedici anni porta fino ad oggi. A distanza di tanto tempo, il progetto, ora indirizzato anche verso il risparmio energetico, è stato aggiornato con l’adeguamento alle nuove norme. Potenziata anche la spesa.
«Rispetto al progetto iniziale i costi sono raddoppiati». L’assessore parla dell’opera come di un obiettivo finalmente raggiunto. «Insieme allo scientifico di Mottola, faceva parte dei nostri programmi. In realtà i due interventi dovevano viaggiare paralleli (a Mottola i lavori procedono spediti, tanto da far immaginare di vedere completato il blocco principale per marzo)». Ma a frenare quello di Massafra ci sono stati il ricorso di un proprietario di un lotto prima e poi di una ati che aveva partecipato alla gara di appalto. Lunedì la posa della prima pietra, alle 10.30, sarà accompagnata da una cerimonia alla quale parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Provincia Gianni Florido, l’assessore Carrieri e il sindaco Martino Tamburrano. La benedizione sarà impartita da mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo della diocesi di Castellaneta.

Anna Fornaro Taranto Sera