Periti agrari esperti in agriturismo. Dal prossimo anno scolastico 2009-10 l’Istituto tecnico agrario “C. Mondelli” di Massafra amplierà la propria offerta formativa inserendo particolari discipline nel programma di studio, finalizzate alla formazione di questa nuova figura professionale. «Il perito agrario esperto in agriturismo - spiega il preside Vito Leopardo (nella foto) - va a colmare una lacuna strutturale e anche normativa; è il completamento di un percorso formativo di cui, da tempo, si avvertiva l’esigenza. Una nuova attività produttiva largamente diffusa e delocalizzata in ogni parte d’Europa, come quella dell’agriturismo - sottolinea il capo d’Istituto - ha aperto nuove opportunità di sviluppo, coniugando il settore primario e quello terziario dei servizi, rimanendo, tuttavia, saldamente legata alla terra». «Alla rapida diffusione dell’agriturismo, sotto la spinta di operatori ed investitori turistici - dichiara Leopardo - non è seguita un’adeguata formazione di figure professionali particolarmente qualificate per la gestione della parte più naturalistica del fenomeno».
Storia dei costumi e delle tradizioni locali, Tecniche di produzione e conservazione paesaggistica, Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, Elementi di contabilità del turismo rurale, Elementi di conservazione e valorizzazione rurale sono le nuove discipline che verranno insegnate nell’Istituto. La preparazione sarà integrata con stage in strutture agrituristiche italiane ed estere, esercitazioni di cucina e seminari sulla organizzazione e gestione delle attività ricettive agrituristiche.
È prevista, inoltre, la realizzazione dell’agriturismo “Mondelli” che sarà allocato, dopo i lavori di restauro, nella vecchia masseria “Amendolecchia”, sita nell’area dell’azienda agricola annessa all’Istituto.
«La scuola - sottolinea Leopardo - si ripropone come punto di riferimento di tutto il territorio agricolo, nell’intento di offrire e mettere insieme le risorse del mondo rurale con il turismo, l’ambiente, le tradizioni e la cultura contadina. Il tutto per creare nuove fonti di reddito che vadano ad integrare quelle relative alla sola produzione dei prodotti tipici della zona».
«In definitiva - conclude il preside Leopardo - viene proposta una specifica attività didattica inserita nel contesto locale, ove ai giovani studenti, sarà offerta la possibilità di approfondimento e studio del territorio, delle sue peculiarità, dei suoi paesaggi, dei suoi percorsi naturalistici». Nel quadro di questo nuovo percorso di formazione saranno avviati seminari di studi con la partecipazione di esperti di settore.
Debora Piccolo, La Gazzetta del Mezzogiorno