27 febbraio 2009
Pd, Franceschini lancia il programma per i primi 100 giorni
Dario Franceschini ha nominato i responsabili dei dipartimenti che sostituiscono il governo ombra, e tra essi ci sono tutti i big, da Pierluigi Bersani a Piero Fassino, passando per Beppe Fioroni e Enrico Letta. C’è anche la foggiana Colomba Mongiello all’Agricoltura. E nella prima riunione della nuova segreteria è stato messo in cantiere una sorta di «programma dei 100 giorni», quelli che separano dalle elezioni europee.
Alla riunione convocata alla presenza di una settantina di persone , tra senatori e deputati che hanno affermato la «lealtà e il sostengo» al nuovo segretario, e che si sono impegnati a creare una rete per tenere vive le idee di Veltroni, a cominciare dalla vocazione maggioritaria.
«Dall’esperienza della segreteria di Veltroni – ha detto Sergio Chiamparino – abbiamo imparato dove abbiamo sbagliato: abbiamo prolungato la sindrome del governo Prodi, e su ogni questione ci sono state sempre posizioni divergenti, mentre ora dobbiamo avere una posizione netta e chiara».
«Il problema – ha osservato Filippo Penati – non era Veltroni ma le continue divisioni di chi ha paura di oltrepassare la boa delle acque protette della cultura di riferimento del secolo scorso. Bisogna compiere un salto generazionale».
All’insegna dell’unità è arrivata la nomina da parte di Franceschini dei capi dei nuovi 12 dipartimenti del Pd, che sostituiscono i 25 ministri ombra.
«Ora – ha detto Franceschini annunciando le nomine – lavoriamo uniti a testa bassa come una squadra in vista delle elezioni europee e di quelle amministrative».
Il neo segretario ha poi riunita per la prima volta la nuova segreteria composta da esponenti che esprimono il territorio (il sindaco Sergio Chiamparino, il presidente di Regione Vasco Errani, il presidente di Provincia Fabio Melilli). Ad essi Franceschini ha chiesto di identificare alcune «idee forza per i prossimi 100 giorni», cioè quelli che ci separano dalle elezioni europee e amministrative. Il tema che unanimemente è stato indicato è quello della crisi e del lavoro, su cui la segreteria si riunirà nuovamente la prossima settimana insieme ai 20 segretari regionali per elaborare un vero «programma dei 100 giorni», con specifiche iniziative e mobilitazioni, a partire da quella di tutti i responsabili dei Circoli del Pd, in calendario il 21 marzo.
L'idea è arrivare alle europee con una proposta attendibile del partito sui temi . Sarà affiancata da una «opposizione durissima in Parlamento», come ha annunciato Antonello Soro, sui provvedimenti del governo più contestati, come quelli sulle intercettazioni o sugli immigrati. La rinata fiducia verso il risultato delle europee la si legge nelle parole di Fassino: «Non ci sarà un tracollo, anche se i voti si contano dopo. Avremo risultati buoni, perchè vedo che ci sono le condizioni per averli».