E' probabile che nel 2005, primo anno di M'illumino di meno, nemmeno Massimo Cirri e Filippo Solibello, conduttori radiofonici e promotori dell'iniziativa, pensassero che nel giro di così pochi anni la loro idea potesse riscuotere una partecipazione e un interesse così alta. Ogni anno, infatti, a febbraio, la trasmissione Caterpillar coinvolge cittadini, istituzioni, scuole, musei e associazioni in una gara ad attingere da quello che definiscono «un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio». La risposta è notevole: migliaia di persone e associazioni sparse su tutto il territorio nazionale hanno aderito all'appello promettendo particolare attenzione al loro consumo energetico, e diversi comuni d'Italia e d'Europa hanno promesso che non saranno da meno. Lo scorso anno si spensero infatti le luci dei luoghi più rappresentativi di Roma, l'Arena di Verona, la Basilica di Superga, Piazza San Marco a Venezia, Palazzo Vecchio a Firenze, il Maschio Angioino a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna, il Duomo e Piazza della Scala a Milano. Da due anni poi, grazie al patrocinio del Parlamento europeo, la giornata di M'illumino di meno è stata dichiarata Giornata europea del risparmio energetico e l'iniziativa ha varcato i confini italiani: l'anno scorso si sono spente le luci nelle piazze di Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo e in decine di altre città in tutta Europa. L'iniziativa durerà tutta la giornata e in diversi comuni d'Italia si stanno organizzando mostre, eventi e dibattiti. Alle 18 poi, simbolicamente, tutti gli aderenti alla campagna spegneranno le luci e i dispositivi elettronici non indispensabili.
Basta poco
La giornata di M'illumino di meno è una buona occasione per risparmiare energia e denaro organizzando razionalmente i propri consumi grazie ad alcuni piccoli accorgimenti domestici. Ricordarsi di spegnere le luci quando non servono può essere scontato ma è fondamentale, così come produce un risparmio significativo l'evitare di lasciare in stand by gli apparecchi elettronici. E poi: sbrinare frequentemente il frigorifero, mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola, non eccedere con la temperatura dei termosifoni e ridurre gli spifferi. Per non parlare poi dei trasporti: oltre alla solita raccomandazione riguardo l'utilizzo dei mezzi pubblici, può essere una buona idea condividere la propria automobile con parenti e colleghi, anche a costo di lasciare la macchina a metà strada tra un ufficio e l'altro.
Una goccia nell'oceano?
Un po' per pigrizia, un po' per diffidenza, la prima reazione davanti a questo genere di iniziative a volte è il cinismo di chi si chiede cosa potrà mai fare da solo per le sorti dell'ambiente, di chi dubita che il proprio piccolo contributo possa fare abbastanza e quindi preferisce continuare a fare le cose come le ha sempre fatte, senza cambiare di un briciolo le proprie abitudini e il proprio stile di vita. Non è così. Non bastassero le conferme sull'importanza del risparmio energetico domestico fornite da decine di studi e statistiche, l'anno scorso è arrivato anche il dato di Terna, la società responsabile della trasmissione di energia elettrica in Italia: l'anno scorso durante la manifestazione è stato riscontrato un sensibile calo dei consumi. Quest'anno è attesa una partecipazione addirittura superiore e con ogni probabilità si riuscirà a risparmiare una quantità di energia superiore a quella dell'anno passato. La dimostrazione che non siamo gocce nell'oceano: risparmiare serve e fa bene, a noi e al pianeta.