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27 aprile 2009

• E' LA BUONA POLITICA L'ALLEATO ANTICRISI

Elezioni provinciali, ma non solo. Vito Miccolis è candidato del Partito Democratico nel collegio Massafra. Ma il raggio della proposta politica del segretario cittadino del partito di Franceschini è ben più ampio. E partendo dalla Tebaide d’Italia spazia fino a valicare i confini cittadini e provinciali, alla ricerca delle risposte da rendere alle famiglie disagiate in tempi di crisi.

Ci parli della sua proposta per reperire le risorse da destinare alle Caritas locali, abbattendo i costi e gli sprechi della politica.
La proposta sta nel revocare l’aumento del 30% (deliberato nel 2008 dal centro destra di Massafra) degli stipendi del Sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali. Aumento che, accompagnato dall’ esplosione delle riunioni delle commissioni consiliari, dà adito a una spesa esorbitante e inutile di circa seicentomila euro annui. Un esempio può essere dato dall’indennità di presenza dei 29 consiglieri comunali e l’indennità di funzione per il Presidente del Consiglio, che a gennaio del 2008 era di euro 10.894,44 , triplicatasi a partire da maggio dello stesso anno. Secondo un preciso calcolo matematico, da maggio a dicembre sono stati spesi ogni mese euro 27.310,53, con un massimo ad ottobre di euro 28.619.40 e un minimo ad agosto con euro 24.933,92.
A tutto questo vanno aggiunte 21.525,04 mensili comprensive delle indennità di funzione per il Sindaco, il Presidente del Consiglio e gli assessori. In termini individuali significa che ogni cittadino massafrese e non ha speso euro 13 per gli stipendi dei politici. L’indennità dei
consiglieri comunali massafresi ammonta mensilmente a euro 1038,08, punta massima prevista
dalle leggi nazionali.
Chiediamo che la maggioranza e l’opposizione facciano fronte al più presto alle urgenti problematiche di chi non ha un lavoro o lo ha perso da poco e di coloro che, pur avendo uno stipendio, non arrivano alla “fatidica terza settimana del mese”.
E in questo periodo di forte crisi economica i cittadini meno abbienti si rivolgono spesso e volentieri al Palazzo di Città, sperando in un “aiuto”, che quasi sempre resta “lettera morta” in quanto le stesse autorità di maggioranza spingono gli stessi richiederti a rivolgersi alle associazioni di volontariato parrocchiali per mancanza di fondi nelle casse comunali. Più volte il Partito Democratico ha sollecitato l’Amministrazione a un rapido intervento, ma il nostro
appello è rimasto inascoltato…
Altre proposte per la risoluzione dei problemi dei cittadini meno abbienti?
Tra le tante proposte va ricordato il provvedimento per le famiglie numerose con la legge regionale 19/2006, di cui si può apprendere il contenuto nel comunicato del 15 aprile ’09 pubblicato sul sito della “Regione Puglia” e che voglio rendere noto nei suoi tratti salienti. In Puglia le famiglie numerose, pur se in numero ridotto rispetto a qualche decennio fa, sono ancora una realtà importante. Infatti i nuclei con quattro figli e più sono circa 22 mila, il 2% di tutte le famiglie.
I nuclei familiari con quattro e più figli tutti minori sono poco più di 5 mila (lo 0,5% di tutte le famiglie); di questi ultimi 232 sono monogenitoriali (per la maggior parte con genitore la sola madre).
Sono questi i dati da cui la Regione Puglia è partita per approntare il programma regionale di interventi per le famiglie numerose, per la sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi e delle tariffe per la fornitura di beni e la fruizione di servizi, nonché di agevolazioni e riduzioni di particolari imposte e tasse locali per le famiglie numerose con quattro e più figli. Il programma prevede una serie di sperimentazioni, alcune gestite dai comuni associati in ambiti territoriali, attraverso l’adozione di programmi locali di intervento per le famiglie numerose, altre gestite direttamente dall’assessorato alla solidarietà sociale, finalizzate a sviluppare intese con soggetti ed enti fornitori di servizi su scala regionale.
L’obiettivo quindi è quello di contribuire al sostegno delle famiglie pugliesi maggiormente esposte alle difficoltà legate al periodo di crisi.
L’articolato programma prevede, infatti due direttrici di intervento. Da un lato, iniziative a carattere locale, gestite dai Comuni associati in Ambiti territoriali, così come indicati dalla legge regionale 19/2006, attraverso l’adozione di Programmi locali di intervento a favore delle famiglie numerose.
Dall’altro, iniziative a carattere regionale, gestite direttamente dall’Assessorato alla Solidarietà - Settore Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali, finalizzate a sviluppare intese con soggetti ed enti fornitori di servizi su scala regionale, anche attraverso lo sviluppo di iniziative di comunicazione e sviluppo della qualità dei servizi. I Programmi locali di Intervento Nella prima linea di intervento, i Comuni pugliesi saranno tenuti, entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione sul bollettino ufficiale della proposta appena approvata, a sviluppare un programma locale di interventi. Tra le iniziative dei programmi locali, potrebbero prevedersi,
ad esempio, riduzioni di tariffe o rette di competenza comunale, agevolazioni o riduzioni delle imposte e dei tributi comunali, agevolazioni per l’uso dei trasporti pubblici, riduzioni per servizi
culturali e ricreativi in favore di ragazzi, sconti presso attività commerciali.
Disponibili per questa prima misura 5 milioni e mezzo di euro di cui oltre un milione sarà destinato a quegli ambiti che decideranno di cofinanziare le iniziative con fondi propri. Potranno essere ammessi ai benefici previsti dai Programmi locali solo i nuclei familiari che attestino una situazione economica il cui ISEE (riferito all’ultima dichiarazione dei redditi disponibile) non sia superiore ai 20.000,00 euro. Il Marchio Famiglie al Futuro Per l’iniziativa messa in cantiere dalla Regione, si prevede invece la realizzazione del marchio “Famiglie al futuro” con attività di sensibilizzazione delle organizzazioni sociali, commerciali culturali e turistiche, bancarie al fine di promuovere un elenco delle attività che adotteranno il catalogo dei benefici per le
famiglie numerose e si doteranno del marchio. Il “Marchio Famiglie al futuro di Puglia”, si propone quale riconoscimento, attestato e certificato, per gli enti ed i soggetti, pubblici e privati, che si impegnano a realizzare politiche, interventi ed iniziative di sostegno alle famiglie, con particolare riferimento alle famiglie numerose, nell’ottica del principio della Responsabilità Sociale di Impresa.
Quali sono gli enti coinvolti nel progetto “Marchio Famiglie al futuro di Puglia”?
Gli enti ed i soggetti coinvolti nel progetto sono gli Enti, gli Istituti e gli altri Soggetti del Sistema
Bancario e Finanziario Regionale; i Soggetti del Sistema Produttivo e Distributivo Regionale; le
Organizzazioni Sindacali, nella loro rappresentanza regionale; le Imprese Pugliesi del Terzo Settore; gli ordini professionali. La procedura prevede la pubblicazione di un Avviso Pubblico per l’acquisizione di Manifestazioni di Interesse da parte degli enti e dei soggetti pubblici e privati con i quali verrà successivamente avviata una specifica iniziativa di concertazione tesa alla definizione
degli interventi specifici a sostegno delle famiglie. Il programma regionale si articola in fasi che prevedono la realizzazione di un concorso di idee destinato ai Licei, Istituti e Accademie d’Arte
pugliesi per la realizzazione del marchio, la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione degli attori e delle organizzazioni sociali, commerciali, culturali e turistiche, produttive, bancarie, finanziarie, agro-alimentari, la pubblicazione dell’Avviso di Manifestazione di Interesse per la raccolta di adesioni, funzionale all’individuazione dell’elenco degli enti e dei soggetti ammessi all’iniziativa e del catalogo dei benefici destinati alle famiglie numerose. Ulteriori fasi prevedono la definizione del regolamento per l’assegnazione del Marchio Famiglie al futuro di Puglia, destinato ai soggetti pubblici o privati che dichiarano di essere in possesso dei requisiti richiesti e la realizzazione di attività di promozione e diffusione dell’iniziativa sul territorio regionale. Agli Enti e Soggetti che aderiranno all’iniziativa sarà consentito di esporre il Marchio “Famiglie al Futuro di Puglia” e le loro attività saranno oggetto dell’apposita campagna di comunicazione che la Regione Puglia avvierà per il sostegno dell’iniziativa. Gli interventi previsti dal programma, come già espressamente previsto nella legge regionale sui servizi sociali, non si configurano come intervento monetario autonomo rispetto alla organizzazione della rete dei servizi…”
Cambiamo registro. Appuntamenti in agenda del PD?
Nell’ambito della Festa del 1° maggio in P.zza Vittorio Emanuele, a Massafra, avremo, oltre alle varie manifestazioni di carattere culturale, un importante dibattito dal tema “Il Lavoro oltre la Crisi” in cui interverranno diversi sindacalisti della provincia tarantina e che vedrà la partecipazione straordinaria dell’On Giovanni Battafarano della Consulta Welfare, che relazionerà in chiusura. Altro importante appuntamento sarà l’apertura della campagna
elettorale (6 maggio) presso il Cineteatro Spadaro, con la presentazioni dei due candidati alle Provinciali per i due collegi di Massafra e Massafra Nord-Palagiano: io e Carmine Montemurro. Presenzieranno Michele Mazzarano, vicesegretario regionale del PD e Gianni Florido, Presidente della Provincia di Taranto.

di Angela DeFlorio - Extra Magazine