14 aprile 2009
•«Vigileremo sulla ricostruzione. Con l'election day risorse per l'Abruzzo»
«Di fronte al dolore e alla sofferenza abbiamo accantonato ogni polemica, offrendo collaborazione. Voglio pensare che a parti rovesciate Berlusconi e gli altri leader avrebbero fatto la stessa cosa, scegliendo la strada della responsabilità». Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervistato dal Tg1. « Siamo pronti a collaborare in Parlamento sulle misure per affrontare la fase della ricostruzione, che sarà lunga e difficile» ha aggiunto il leader del Pd. Il quale ha però precisato che il suo partito non abbasserà la guardia su quanto accadrà nelle zone terremotate nei prossimi mesi: «Andremo in Abruzzo ogni giorno a controllare e vigilare, per verificare che le cose funzionino e che i patti vengano mantenuti. Ci andremo anche quando si saranno spenti i riflettori, paese per paese, tendopoli per tendopoli».
L'ELECTION DAY - Franceschini ha parlato anche dell'utilità di accorpare in un'unica data il voto per le elezioni eropee e quello per i referendum sul premio di maggioranza. Una questione spinosa per il governo che deve fare i conti con la Lega Nord, contraria ad un election day che favorirebbe indubbiamente il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì (prospettiva che il Carroccio vuole invece scongiurare). «E’ da una settimana che diciamo che non ha senso buttare 400 milioni - ha detto il leader democratico -. A maggior ragione di fronte all’urgenza di trovare risorse per le famiglie abruzzesi è assurdo buttare quel denaro».
(Corriere della Sera)