Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, interviene sulla vicenda relativa alla costruzione del liceo De Ruggieri di Massafra.
Ecco la nota del capo dell’Amministrazione provinciale ionica.
“La costruzione del liceo De Ruggieri di Massafra è stata contrastata, fin dal nascere, da conflitti amministrativi ai quali la Provincia di Taranto ha dovuto resistere nelle sedi giudiziarie competenti. Iniziative di questa natura sono state avviate, in ordine di tempo, prima dai proprietari del terreno interessato alla costruzione dell’edificio scolastico, poi dall’associazione degli industriali ed infine da un’azienda che rivendicava l’aggiudicazione dei lavori. Tutti contenziosi risolti, l’ultimo dei quali il 18 dicembre 2009. Subito dopo questa data, è ripreso il procedimento istruttorio per riavviare i lavori. Intanto, fra l’azienda Ponteggi Brindisi e la direzione lavori si è aperto un confronto su alcune lavorazioni integrative necessarie per rispettare nuove norme nel frattempo entrate in vigore. In ogni caso, i nostri uffici mi comunicano che nelle prossime ore saranno consegnati gli atti di perizia che, di fatto, consentiranno di riaprire il cantiere e avanzare così nella costruzione della scuola. Sin qui i fatti.
Desidero perciò rassicurare gli studenti, i genitori, il dirigente scolastico del De Ruggieri e cioè il professore Stefano Milda, che sto seguendo personalmente l’evolversi della situazione e che “abitando le stanze della responsabilità” sto seguendo, costantemente informato dagli uffici tecnici, l’avanzare di procedure che contemperino la tutela dell’interesse pubblico, difeso dall’Amministrazione provinciale, con quel diritto altrettanto importante e sacrosanto degli studenti e della comunità massafrese di poter disporre di un liceo degno di questo nome, esattamente come può già vantare la città di Mottola dove la Provincia di Taranto ha costruito il liceo Einstein.
Voglio inoltre precisare che il percorso da noi prescelto in questa vicenda è il più breve ed il più utile per raggiungere i nostri comuni obiettivi rispetto ad un eventuale riappalto dei lavori che avrebbe invece comportato tempi più lunghi e costi insopportabilmente più alti”.