''Se Tarantini avesse davvero reso le dichiarazioni che gli vengono attribuite, provvederò a sporgere querela nei suoi confronti”. Lo dichiara in una nota l'esponente del Pd Michele Mazzarano, dopo aver appreso che l'imprenditore Gianpaolo Tarantini avrebbe detto agli inquirenti di avergli corrisposto una tangente di 10.000 euro.
Mazzarano nei giorni scorsi si è dimesso da coordinatore regionale del Pd ed ha rinunciato alla candidatura al consiglio regionale dopo aver saputo di essere coinvolto in un’inchiesta sulla sanità pugliese.
“Continuo a leggere – afferma – di dichiarazioni che sembrano una nuova puntata del festival della menzogna. Alla menzogna rispondo con la verità: mai ho percepito tangenti, nè da Tarantini nè da altri. Dopo aver subito un attentato ai miei diritti elettorali, questa ennesima fuga di notizie attenta alla mia dignità di uomo e di dirigente politico. Chiedo con forza a coloro che ne hanno il potere di fermare questa barbarie”.
In proposito l’avv.Giovanni Di Cagno, legale di Mazzarano, annuncia in una nota che domani chiederà formalmente alla procura di Bari “di attivarsi per accertare le responsabilità” di quella che definisce “una nuova gravissima fuga di notizie”. “Qualcuno – aggiunge il legale – ed escludo siano i magistrati, continua a passare agli organi di stampa notizie che dovrebbero essere rigorosamente coperte da segreto, quali il contenuto di interrogatori resi in fase istruttoria. La magistratura – conclude – non può assistere passivamente al reiterarsi di questo sconcio”.