Michele Mazzarano, candidato del Pd autosospesosi dalla campagna elettorale e da responsabile dell’organizzazione del partito in relazione al presunto coinvolgimento nell’inchiesta sulle tangenti pagate dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini, è stato ugualmente eletto in consiglio regionale. Dopo aver osservato un silenzio di otto giorni e aver chiuso il comitato elettorale, la sua idea adesso è quella di sedere in assemblea. «Circa 4.100 dei 6.340 voti raccolti sono arrivati nella mia Massafra— ha spiegato ieri— che ha risposto con affetto e solidarietà alle ombre piovute su di me. Andrò in consiglio». L’ultimo segretario regionale dei Ds ha ulteriormente motivato la sua decisione. «È come se ci fosse stata una reazione democratica rispetto a quanto accaduto. Io ho effettivamente sospeso la campagna, annullato tutti gli appuntamenti elettorali e spento il cellulare— ha aggiunto Mazzarano — ma ho preso atto che le persone mi hanno sostenuto ugualmente». E con il disimpegno annunciato come la mettiamo adesso? «Ho detto sabato 20 marzo, dopo aver appreso le notizie dalla stampa, che avrei sospeso la campagna e mi sarei dimesso dalle cariche di partito. L’ho fatto. Ad oggi non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e il mio legale attende ancora di sapere della mia iscrizione sul registro degli indagati» ha concluso.
Piero Rossano
Corriere della Sera-Corriere del Mezzogiorno
31 marzo 2010