La giunta provinciale ha approvato, all’unanimità, la delibera riguardante la perizia suppletiva e di variante al progetto di costruzione del liceo scientifico «De Ruggieri» di Massafra. Una variante, dal costo di circa 280mila euro, che permetterà alla costruenda struttura scolastica, di essere conforme alle ultime disposizioni normative antisismiche. Adesso si attende l’ok da parte del Genio civile. Se non dovessero sorgere ulteriori pro blemi, entro un mese i lavori di cantiere, fermi da giugno dello scorso anno, potranno riprendere. L’obbligo di adeguare il progetto si rese necessario, nell’aprile del 2009 a seguito del terremoto in Abruzzo che aveva portato il Senato ad approvare un emendamento col quale veniva anticipato di un anno il termine ultimo per l’adeguamento alle norme antisismiche delle strutture scolastiche. Di conseguenza a giugno 2009 la Provincia autorizzava la redazione di una perizia suppletiva e di v ariante per adeguare il progetto alle nuove norme e a giugno 2009 i lavori furono sospesi. Ora, a quasi un anno di distanza dallo stop, il cantiere potrebbe essere riaperto. Il percorso legato alla costruzione del liceo «De Ruggieri» ha una storia complessa, lunga circa venti anni, quando nel 1990 l’architetto Cosimo Rubino e l’ingegner Francesco Donato D’Accavio ebbero l’incarico per la progettazione. L’accelerata che ha portato all’apertura del cantiere si è registrata però solo alla fine del 2005, con l’approvazione del progetto esecutivo, per un importo di 6 milioni di euro. A distanza di due anni e mezzo, esattamente il 17 aprile 2008, fu espletata la gara d’appalto. Ad aggiudicarsi i lavori, per un importo di 3.787.427,75 euro (compren sivi degli oneri di sicurezza), fu l’impresa Ponteggi Brindisi srl. I lavori furono consegnati alla Ponteggi Brindisi il 15 gennaio 2009 e subito dopo (il 2 aprile 2009) si rese necessaria una prima variante poiché il terreno rimasto tanti anni inutilizzato era divenuto un’autentica discarica. La Provincia, tra mille difficoltà, nel febbraio 2009 avviò il cantiere. Il Consiglio di Stato, nel frattempo, invalidò la procedura d’appalto a causa di un ricorso presentato dalla ditta classificatasi seconda. Per sbrigare l’intoppo, la Provincia avrebbe dovuto indire una nuova gara d’appalto. Attraverso una delibera, la giunta Florido superò ogni ostacolo legato al contenzioso in essere, giungendo ad una transazione con la ditta esclusa risparmiando così tempo e denaro (circa 1milione e 500mila euro).