Proprio non ci stanno ad accettare la sconfitta inflitta dal Consiglio di Stato ai cittadini. Gli uomini del Partito democratico questa sera, a Castellaneta, si raduneranno per analizzare attentamente la sentenza con la quale la tariffa per lo smaltimento di rifiuti nella discarica Cisa di Massafra è stata portata ad 83 euro a tonnellata. La sentenza è di fine aprile scorso e da allora le dodici amministrazione comunali del bacino occidentale ionico sono in crisi perché devono far fronte ad esborsi che, in alcuni casi, raggiungono anche i 500mila euro. La somma è dovuta alla Cisa quale differenza tra la tariffa riconosciuta dal Tar di Lecce nel marzo del 2007, pari a 57 euro a tonnellata e quella, già stabilita dal commissario ad acta nell’agosto del 2006 e riconosciuta il mese scorso dal Consiglio di Stato, di 83,73 euro. La sentenza ha inoltre effetto retroattivo, la differenza di tariffa va cioè calcolata dal 2004. “Non è possibile sapere di gravare così tanto sulle tasche dei cittadini e non far nulla”. A parlare è Vito Miccolis, segretario a Massafra del Partito democratico. L’iniziativa di convocare tutte le segreterie ed i gruppi consiliari Pd dei Comuni che scaricano i rifiuti nella Cisa (Palagiano, Castellaneta, Crispiano, Mottola, Martina Franca, Statte, Ginosa, Laterza, Montemesola, Palagianello e Taranto) parte proprio da lui. “Il Comune di Massafra e l’Ato, nella stessa persone del sindaco e presidente Martino Tamburrano - dichiara Miccolis - non si sono presentati per difendere le dodici amministrazioni, e quindi i cittadini del bacino, durante l’udienza al Consiglio di Stato. E’ come accettare inermi un giudizio senza nemmeno tentare di fare valere le proprie ragioni. E’ per questo motivo che intravediamo responsabilità ben precise nell’azione del presidente dell’Ato anche per quanto riguarda il calcolo della tariffa che, ricordiamo, è stato stabilito da un commissario ad acta e non da una squadra politica a cui, normalmente spetta il compito di miscelare necessità di spesa e tutela dei diritti dei cittadini”. L’incontro di oggi si preannuncia animato e chiaramente mirato a puntare l’indice contro chi, secondo il popolo del Pd, avrebbe dovuto far qualcosa prima infliggere una nuova mazzata ai contribuenti.