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30 maggio 2008

MAZZARANO NON HA DUBBI : «TARANTO DEVE CONTARE DI PIÙ»


«Ci troviamo a vivere una fase concitatissima della vita del partito. Stiamo facendo una battaglia che va condotta con tutti i mezzi per arrivare all’obiettivo che è quello di dare una marcata rappresentatività al territorio ionico alle prese con gravi problemi» .
Michele Mazzarano , vicesegretario regionale del Partito democratico, alla riunione di maggioranza dell’altro giorno a Bari c’era e ha preso atto di una situazione che, al momento, vede le richieste del Pd ionico attualmente relegate in una posizione di attesa dal presidente della Regione, Vendola. Una situazione che ha visto il segretario provinciale del Pd, Donato Pentassuglia, alzarsi dal tavolo e andar via sbattendo la porta così forte che gli stipiti della stanza del presidente Vendola stanno ancora tremando. E annunciare le dimissioni dalla carica
di segretario provinciale.
«La reazione di Pentassuglia - aggiunge Mazzarano - è stata una reazione legittima. Quello che dobbiamo cercare di fare, adesso, è capire come orientare la discussione sapendo che, quello della rappresentatività è un tema che risponde alle esigenze del territorio e non di ricerca di poltrone. Una rappresentazione di questo tipo data dell’azione del Pd ionico è falsa e populistica».
Insomma Mazzarano, il Pd ionico adesso si trova impeganto su due fronti: quello della Regione e quello del Comune di Taranto.
«Beh, per quanto riguarda il Comune, a breve ci sarà un incontro tra i vertici cittadini del Pd e il sindaco Stefàno. Noi, comunque, teniamo fermo il punto della costruzione dell’unità del centrosinistra perchè è quello l’orizzonte verso cui guardiamo»
Nel frattempo il sindaco agli otto consiglieri del Pd preferisce l’unico dell’Udc.
«Certe improvvisazioni non fanno bene a questo percorso. Si tratta di gesti estemporanei che non hanno fondamento strategico sia politico che amministrativo. Non c’è dubbio che noi vogliamo fare il bene della città e pensiamo ad un governo cittadino il più solido possibile».
Ritiene che non ci siano più margini di ricucitura a livello regionale?
«Non credo che la discussione si sia chiusa definitivamente ieri (martedì , ndr). Nei prossimi giorni i vertici regionali dovranno tornare ad incontrarsi per trovare un punto di condivisione e, soprattutto, apportare quelle correzioni politiche e programmatiche per rendere forte il patto di fine legislatura».
Intanto il capogruppo in Regione del Pd, Maniglio, parla di “armare i territori”.
«Una posizione che mi sento di condividere perchè intesa nell’ottica che i territori devono contare di più. Francamente nella giunta del presidente Vendola c’è una eccessiva presenza di
assessori tecnici che sono quasi tutti rappresentativi di quella parte politica la cui rappresentanza parlamentare si è estinta nelle ultime elezioni».
Ritiene troppo morbida la posizione del segretario regionale, Emiliano?
«Assolutamente no. Più semplicemente Michele (Emiliano, ndr) non ha ritenuto quella la sede per porre quelle questioni. È chiaro che non devono esserci tentennamenti così come non serve con Vendola la corsa a chi è più populista. Piuttosto serve dare al Pd una stabilità e una rappresentatività nel governo della Regione che tenga conto di alcuni deficit e difficoltà territoriali.
Tornando ai rapproti Pd-Comune di Taranto. C’è il consigliere comunale Bitetti che afferma di ritenersi estraneo alla decisione di andare ad incontrare il sindaco Stefàno
«Guardi, lunedì pomeriggio c’è stato il coordinamento cittadino del partito che al termine della discussione ha dato mandato alla segretaria cittadina e al suo vice di inviare una richiesta formale al sindaco e alla sua maggioranza di un incontro prima del voto sul bilancio. Per cui...».

[[Pierpaolo D’Auria , Corriere del Giorno , 29/05/08]]