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16 maggio 2008

Interpellanza bipartisan in difesa dell’Arsenale di Taranto


Il commento del primo firmatario, l’on. Ludovico Vico

Quarantaquattro firme in calce ad una interpellanza urgente sull’Arsenale di Taranto e indirizzata al Ministro della Difesa. E’ il grido di allarme che arriva bipartisan da 44 parlamentari (22 del PD e IDV e 22 del PDL – ndr) in difesa dell’impianto arsenalizio tarantino e del suo importante bacino occupazionale: 2400 lavoratori tra diretti ed indotto.
Nella precedente legislatura – afferma Ludovico Vico, parlamentare del PD e primo firmatario dell’interpellanza – avevamo già fatto delle prove tecniche di intervento congiunto in difesa degli interessi del territorio. Credo, infatti, che di fronte a emergenze di tali proporzioni si debbano abbattere gli steccati dell’appartenenza ad un movimento partitico per erigere in maniera costruttiva interventi fondati sull’appartenenza ad un territorio e alla tutela dei suoi interessi collettivi.
La crisi dell’Arsenale, dunque, fa riaffiorare in tutta la sua drammaticità la vertenza di un comparto da troppi anni in attesa di un vero e proprio piano di rilancio industriale e lasciato in stato di abbandono.
La fatiscenza e l’insicurezza di alcuni luoghi e di alcuni impianti all’interno dell’Arsenale di Taranto è nota a molti e da molti anni – sottolinea l’on. Vico – e proprio per far fronte a tale dir poco imbarazzante condizione di abbandono nella scorsa legislatura, nelle Finanziarie 2007 e 2008 erano stati previsti fondi straordinari e aggiuntivi per quasi 31 milioni di euro. Si tratta, ora, di riprendere le fila di quell’impegno.
Ranghi che potrebbero essere già serrati nell’ultimo capoverso dell’interpellanza.
Chiediamo al Ministro La Russa se ritiene di voler confermare il suo impegno per l’ Arsenale di Taranto – spiega Ludovico Vico – a cominciare da quel Tavolo Istituzionale per la città in cui le vertenze locali assumevano lo spessore di vertenze nazionali. Dopo aver chiuso la partita commerciale – continua il parlamentare del PD - a quel tavolo si discutevano ora le assi strategiche di sviluppo che per il territorio jonico sarebbe stato utile confermare o varare. L’Arsenale, in questo senso, - conclude Vico – rimane, anche in coerenza degli impegni assunti dalla stessa Marina Militare con il territorio, un nucleo di sviluppo imprescindibile dal futuro della città e della nazione .