Madonna della Scala è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù.
La Madonna della Scala venerata a Massafra è la principale protettrice .
Leggende devozionali
La Madonna della Scala venerata a Massafra è la principale protettrice .
Leggende devozionali
Secondo la leggenda, Marco e Pietro evangelizzarono la Puglia. Si recarono anche a Massafra, dove edificarono una cripta deicata alla Vergine Madre di Cristo nella Valle Rosarum. I massafresi nel 102 in questa cripta fecero dipingere un'immagine della Madonna, che venne detta della Prisca. Nell'anno 324 ci fu un forte terremoto che colpì i villaggi di Massafra, Petruscio, Turio e Pasifo, e fece crollare le cripte della gravina. Tra queste venne distrutta quella della Madonna Prisca.
Circa un secolo dopo dei cacciatori s'imbatterono in una cerva. Tentarono di catturala, ma la videro inginocchiata sopra un grosso macigno. Quegli uomini ripulirono il masso e vi trovarono il dipinto della Madonna col Bambino. Dopo averla contemplata due di loro andarono al paese per comunicare la buona nuova, di aver ritrovato quel sacro dipinto. I massafresi portarono in una solenne processione la sacra icona nella chiesa del paese, ma, all'indomani l'immagine era ritornata al primitivo sito, facendo così intendere che in quel luogo doveva essere custodita. Il popolo le costruì una chiesetta, e diede alla sacra icona il titolo di Madonna della Cerva.
Un'altra leggenda, più tarda, dice che in occasione della festa si recavano spontanemente, alla chiesa, due cerve, madre e figlia. La madre appena giunta scoppiava, e le sue carni venivano cotte e date ai migliaia di pellegrini moltiplicandosi miracolosamente. Mentre la figlia entrava nella chiesa e si inginocchiava dinanzi all'icona della Vergine.
Storia del culto
Circa un secolo dopo dei cacciatori s'imbatterono in una cerva. Tentarono di catturala, ma la videro inginocchiata sopra un grosso macigno. Quegli uomini ripulirono il masso e vi trovarono il dipinto della Madonna col Bambino. Dopo averla contemplata due di loro andarono al paese per comunicare la buona nuova, di aver ritrovato quel sacro dipinto. I massafresi portarono in una solenne processione la sacra icona nella chiesa del paese, ma, all'indomani l'immagine era ritornata al primitivo sito, facendo così intendere che in quel luogo doveva essere custodita. Il popolo le costruì una chiesetta, e diede alla sacra icona il titolo di Madonna della Cerva.
Un'altra leggenda, più tarda, dice che in occasione della festa si recavano spontanemente, alla chiesa, due cerve, madre e figlia. La madre appena giunta scoppiava, e le sue carni venivano cotte e date ai migliaia di pellegrini moltiplicandosi miracolosamente. Mentre la figlia entrava nella chiesa e si inginocchiava dinanzi all'icona della Vergine.
Storia del culto
Nel 1590 vi fu una Bolla di papa Clemente VII , che testimonia la devozione dei cattolici massafresi per la Madonna della Scala e San Michele Arcangelo.
Il 20 febbraio 1743, alle ore 23 avvenne uno spaventoso terremoto. Molte città della Provincia di Taranto vennero colpite. Massafra rimase illesa, e la devozione popolare attribuì lo scampato pericolo all'intercessione della Vergine. Venne così istituita una festa in ricordo, da svolgersi ogni anno in quel giorno e a quell'ora dovevano suonare le campane.
Nel 1776 con la Bolla di papa Pio VI la Madonna della Scala venne nominata patrona e protettrice di Massafra, e la sua prima solenne festa venne celebrata il 20 ottobre di quello stesso anno. Poi il vescovo di Mottola, Cesare Ortiz-Cortez pontificò che le feste in onore della Madonna fossero due: una religiosa il 20 febbraio, ed una civile la prima domenica di Maggio, mese mariano per eccellenza.
Nella primavere del 1899 a Beata Vergine aiuto la popolazione Massafra , che il 5 aprile , si riversa nel santuario a chiedere l'intercessione contro la siccità.